cronologia del Vittoriano

9 gennaio 1878 – Muore a Roma il re Vittorio Emanuele II
10 gennaio 1878 – Il Consiglio comunale di Roma stanzia 100.000 lire per un monumento da erigersi nella capitale, e lancia una sottoscrizione nazionale
4 aprile 1878 – Il ministro dell’Interno, il bresciano Giuseppe Zanardelli, annuncia una proposta di legge governativa per erigere un monumento nazionale per celebrare Vittorio Emanuele II
16 maggio 1878 – Approvazione della legge che prevede l’erezione a Roma di un monumento nazionale dedicato a re Vittorio Emanuele II
25 luglio 1880 – Approvazione della legge-bando per l’esecuzione del monumento
23 settembre 1880 – Pubblicato il primo bando di concorso di idee per il monumento
23 settembre 1881 – Scadenza dei termini del primo bando. Sono presentate 315 proposte di autori di 13 paesi diversi
31 marzo 1882 – La commissione premia tre progetti partecipanti al primo concorso
16 settembre 1882 – Il governo sceglie la collocazione del monumento sul colle Capitolino
18 dicembre 1882 – Pubblicato il secondo bando del concorso, per un monumento da erigere sul Colle Capitolino. È richiesta una statua equestre “con sfondo architettonico e opportune scalee”
9 febbraio 1884 – La commissione seleziona tre progetti: quello del tedesco Bruno Schmitz, quello di Manfredo Manfredi e quello di Giuseppe Sacconi
24 giugno 1884 – Giuseppe Sacconi viene proclamato vincitore del concorso
30 dicembre 1884 – Giuseppe Sacconi è nominato direttore soprintendente dei lavori
22 marzo 1885 – Posa della prima pietra alla presenza di re Umberto I e di 3.000 invitati
28 aprile 1885 – Bando del concorso per la statua equestre
15 dicembre 1886 – Inizio dei lavori di sterro e consolidamento del colle Capitolino
19 febbraio 1888 – Zanardelli scrive a Cesare Correnti per sollecitare l’adozione della pietra di Botticino – Mazzano
7 giugno 1889 – Davide Lombardi e Simone Gaffuri scrivono congiuntamente al conte Sacconi per assicurarlo circa la possibilità di fornire, nell’arco di tre anni, i 4.330 metri cubi di pietra richiesti
2 luglio 1889 – La Commissione reale per il monumento a Vittorio Emanuele II, su proposta del Sacconi, sceglie “il Botticino matina” per la costruzione del portico
12 agosto 1889 – L’Ufficio dei lavori del Monumento nazionale a Vittorio Emanuele II, attraverso l’architetto Sacconi e l’ingegnere governativo Crimini, e l’impresa Davide Lombardi sottoscrivono un Capitolato speciale della fornitura della pietra Botticino di Brescia per 10.000 metri cubi in sei anni, al prezzo di 1.650.000 lire
3 giugno 1890 – Secondo progetto generale del monumento
4 giugno 1890 – Visita ai lavori del monumento da parte di re Umberto I e del presidente del consiglio dei ministri Francesco Crispi
4 giugno 1891 – Visita ai lavori di re Umberto I accompagnato dai sindaci d’Italia
20 giugno 1891 – Presentazione, alla Camera dei deputati, della relazione della Commissione esecutiva sulle opere e sulle spese fatte per il monumento
30 agosto 1891 – Il preventivo del conte Sacconi tocca già i 26,5 milioni di lire
22 ottobre 1891 – Davide Lombardi stipula la convenzione con la Società italiana per le strade ferrate meridionali “Rete Adriatica” per il trasporto da Rezzato alla stazione di Porta Maggiore in Roma di 7.000 tonnellate di materiale in due anni
30 novembre 1891 – Nuovo contratto che ridimensiona a 3.000 metri cubi la fornitura iniziale da parte dell’impresa Davide Lombardi, per un corrispettivo di 545.000 lire
6 gennaio 1892 – Costituzione della “Ditta sociale D. Lombardi e C” finalizzata all’estrazione e alla fornitura di blocchi relativi alle “comande” per il Vittoriano
12 maggio 1892 – Prima “comanda” di pietra all’azienda rezzatese
7 giugno 1892 – Incominciano i lavori sopra il livello della base
5 luglio 1892 – Prima integrazione del contratto di fornitura di pietra
2 dicembre 1895 – Contratto per la prosecuzione della fornitura per altre 20.790 lire
30 gennaio 1896 – Autorizzata un’ulteriore fornitura per 1.996 lire
15 marzo 1896 – Settima “comanda” di pietra
23 luglio 1896 – La direzione lavori ordina altra pietra per un ammontare di 31.234 lire
31 dicembre 1896 – Per mancanza di fondi si sospendono i lavori del Vittoriano
11 aprile 1897 – Lombardi e Gaffuri sottoscrivono con il Comune di Botticino un contratto d’affitto novennale per tre cave, per un corrispettivo di 907 lire annue
28 luglio 1898 – Simone Gaffuri e Luigi Massardi danno vita alla Gaffuri e Massardi
25 febbraio 1900 – La gestione del cantiere del Vittoriano viene conferita al ministero dei Lavori pubblici
19 aprile 1900 – Simone Gaffuri revoca il mandato a Davide Lombardi di rappresentante dell’azienda sociale
25 marzo 1903 – Nuovo contratto di fornitura: 5.500 metri cubi assegnati a Lombardi, 5.500 alla Gaffuri e Massardi
30 giugno 1905 – Giuseppe Sacconi usa per la prima volta in una corrispondenza l’espressione Altare della Patria
23 settembre 1905 – Muore Giuseppe Sacconi a Collegigliato (provincia di Pistoia)
17 dicembre 1905 – Viene affidata la direzione dei lavori ai tre architetti Gaetano Koch, Pio Piacentini, Manfredo Manfredi
11 gennaio 1907 – Indetto il concorso per le statue delle Regioni da collocare nel frontone dell’attico
17 settembre 1907 – Dopo che il ministero ha rescisso il contratto con la Gaffuri e Massardi, nuovo contratto che assegna tutta la fornitura all’impresa Davide Lombardi (il contratto subirà modifiche attraverso le convenzioni 31 luglio 1909, 7 novembre 1913, 18 gennaio 1915, 15 gennaio 1921, oltre alla postilla 16 agosto 1921)
8 giugno 1908 – Indetto il concorso per il fregio dell’Altare della Patria, per un soggetto “corrispondente al significato civile e politico del Monumento”
19 gennaio 1909 – Antonio Fradeletto presenta alla Commissione la relazione della sottocommissione tecnico-artistica del concorso per il fregio del basamento della statua equestre di Vittorio Emanuele II. Propone di dichiarare vincitore Angelo Zanelli, e di premiare i lavori di Ludovico Pogliaghi, Arturo Dazzi e Antonio Ugo. Il ministro Bertolini decide di tenere in gara Zanelli e Dazzi
15 gennaio 1910 – Iniziano i lavori di demolizione e ricostruzione di Palazzetto Venezia
4 giugno 1911 – Inaugurazione del Vittoriano alla presenza della famiglia reale, del presidente del Consiglio Giovanni Giolitti e di 6.000 sindaci d’Italia
30 novembre 1911 – La commissione reale sceglie il progetto dello Zanelli per il fregio dell’Altare della Patria
28 giugno 1921 – Presentato alla Camera dei deputati un disegno di legge per la sepoltura di un soldato ignoto caduto nella Prima Guerra mondiale nel Vittoriano
4 novembre 1921 – Solenne cerimonia di sepoltura all’Altare della Patria, alla presenza di re Vittorio Emanuele III, della salma “non riconosciuta di un soldato caduto in combattimento nella guerra 1915-1918”
26 giugno 1923 – Stipula del contratto di fornitura per il masso della Dea Roma fra il Corpo reale del Genio civile e la ditta Davide Lombardi di Rezzato
21 aprile 1925 – L’Altare della Patria viene concluso con la collocazione della statua della Dea Roma
24 maggio 1935 – Vittorio Emanuele III inaugura il Museo Centrale del Risorgimento
18 dicembre 1835 – All’Altare della Patria si svolge la cerimonia della consegna dell’”oro alla Patria” come risposta alle sanzioni decretate 31 giorni prima dalla Società delle Nazioni contro l’Italia per l’aggressione all’Etiopia
6 novembre 1941 – Il feretro di Goffredo Mameli, durante la traslazione al mausoleo del Gianicolo, viene esposto nella cripta del milite ignoto
20 settembre 1950 – Passaggio della titolarità del monumento dal ministero dei Lavori pubblici a quello della Pubblica Istruzione, Soprintendenza ai monumenti di Roma e del Lazio
14 giugno 1961 – Inaugurazione del museo-sacrario della Marina
4 novembre 1968 – Inaugurazione del museo-sacrario delle bandiere dei reggimenti disciolti
12 dicembre 1969 – Attentato al Vittoriano: due bombe esplodono in concomitanza con quella alla Banca dell’Agricoltura a Milano
2 ottobre 1970 – Inaugurazione del Museo del Risorgimento
20 maggio 1981 – Il ministero per i Beni culturali e Ambientali dichiara l’importanza storico artistica del monumento
9 novembre 1997 – Riapertura al pubblico del Vittoriano